Oltre cento i partecipanti alla serata inaugurale del ciclo di incontri per l'80° anniversario della Giostra.
"Un successo oltre le aspettative", così a Porta Sant'Andrea commentano la riuscita della prima serata del ciclo "Momenti di Giostra 1931-2011", dedicato all'80° anniversario della ripresa della Festa aretina: oltre cento tra quartieristi di ogni colore, appassionati di Giostra e cittadini che hanno partecipato all'incontro, venerdì 7 gennaio nella Sala d'armi del Quartiere, che ha trattato il tema della 'riesumazione' della Giostra nel 1931, inquadrandola in un preciso progetto culturale del regime fascista. Serata corredata di una suggestiva mostra fotografica con immagini degli anni '30 molto apprezzata dai visitatori, realizzata assieme al Foto club La Chimera,.
Luca Berti, presidente della Società Storica Aretina, ha introdotto il quadro generale delle Giostre in età moderna, fino a quella in onore del Petrarca del 1904, il professor Giovanni Galli, tra i più preparati studiosi del fascismo aretino, ha tratteggiato il quadro generale dalla nascita fino alla definitiva affermazione negli anni '30 del fascismo in città, con particolare attenzione alle figure intellettuali locali e al podestà Pier Ludovico Occhini. La parte centrale della conferenza è stata illustrata dal dottor Saverio Crestini, giornalista, laureatosi con una tesi dedicata all'argomento trattato: la Giostra del Saracino nel quadro della politica culturale del fascismo aretino. Il lavoro di Crestini, contribuisce a fare piena luce sulla rinascita della Giostra nel 1931: non un ritrovamento casuale degli antichi Capitoli della 'Giostra di Buratto' del 1678, ma una precisa volontà del fascismo che utilizzò la manifestazione, già conosciuta dai maggiorenti del regime, come strumento di controllo delle masse popolari. Per questo nascono i 'quartieri' che sostituiscono le associazioni rionali già costituite alla fine degli anni '20, quartieri entro cui poco dopo la loro fondazione si insediano i 'gruppi rionali fascisti', vere e proprie cellule di controllo della federazione fascista aretina nel territorio. Emblematico dell'utilizzo politico della Giostra è l'anno 1935, durante la guerra d'Abissinia, quando il Buratto fino ad allora "Re delle Indie", diviene il "Negus" con tanto di fez in testa, chiaro riferimento all'imperatore etiope Hailè Selassiè, e gli aretini sono invitati ad arruolarsi per continuare a combattere il 'Saracino' in Africa Orientale. Al termine dell'esposizione c'è stato un interessante dibattito con il pubblico.
"Il successo della serata inaugurale, – ha commentato nel saluto il rettore Maurizio Carboni – conferma che è stata giusta la scelta del Direttivo di iniziare le celebrazioni della 'rinascita della Giostra' con incontri di carattere storico, ringrazio gli organizzatori, la Società Storica Aretina, il foto club La Chimera per la collaborazione e la Presidenza del Consiglio Comunale per il Patrocinio. Particolarmente gradita per noi la presenza dei dirigenti degli altri quartieri e di numerosi ex dirigenti bianco verdi. Appuntamento al 14 gennaio per l'analisi del periodo storico del Dopoguerra fino agli anni '70 con relativa mostra fotografica".