Consegnato al quartierista classe ’95 il prestigioso riconoscimento insieme alle pergamene per i quartieristi che hanno indossato il costume bianco verde per la prima volta.
Sabato 14 dicembre a Porta Sant’Andrea si è svolta la tradizionale “Cena dei Figuranti” e degli auguri, appuntamento rivolto ai quartieristi che hanno indossato il costume in piazza Grande e contribuito alla causa sociale del quartiere.
Nell’occasione è stato consegnato dalla dirigenza bianco verde il premio quale miglior figurante per l’anno 2024 a Leonardo Giannini, classe ‘95, con la seguente motivazione: “Quartierista di lungo corso, ha dimostrato un fortissimo senso di appartenenza ai colori di Porta Sant’Andrea. Instancabile collaboratore, da anni ricopre ruoli di responsabilità nella struttura organizzativa del Quartiere dove si è messo a disposizione con educazione e spirito di squadra. Persona seria e affidabile, si è rivelata figura di valore in piazza Grande e in ogni contesto giostresco. Grazie alla sua costanza, al rispetto per il prossimo e alle doti umane dimostrate, ha guadagnato la stima e la fiducia della Dirigenza, che riconosce in lui un esempio da seguire e lo premia con merito”.
Il premio, una pergamena, è stato consegnato dal rettore Maurizio Carboni e dal capitano Andrea Gavagni insieme al Maestro d’Armi Claudio Guerri e all’aiuto regista Saverio Crestini.
Durante la serata sono state anche consegnate le pergamene ricordo a chi, nelle giostre del 21 giugno e 1° settembre 2024, ha vestito i colori biancoverdi per la prima volta in piazza Grande: i paggetti Leone Grippo e Costantino Marmorini, le damigelle Martina Bertocci, Irene Caneschi, Ornela Kola, Martina Pasquini e Emma Zumstein Veraldi, gli armati Geremia Fabbriciani, Fabrizio Ferri, Federico Maccioni, Tommaso Manneschi, Jacopo Naccarato e Pierpaolo Sorbini.
A conclusione della premiazione sono stati assegnati i premi goliardici che sanzionano da molti anni comportamenti ed errori in cui sono incorsi i figuranti stessi: dalla “Sveglia d’oro” per il più ritardatario, ai vari “Ceppi”, dal bronzo all’oro, per canzonare gli errori più divertenti.