Una giornata memorabile. Possiamo riassumere così la presentazione della Giostra Straordinaria dedicata al Giubileo della Misericordia che si è tenuta in Vaticano. Ottanta figuranti in costume, in rappresentanza dei quattro quartieri, dell’associazione Signa Arretii, del Gruppo Musici della Giostra e dell’associazione Sbandieratori di Arezzo, hanno sfilato in piazza San Pietro fino al sagrato dell’omonima Basilica. Qui Papa Francesco, al termine dell’Udienza Generale, ha impartito la sua benedizione alla lancia d’oro realizzata dall’artista ceco Ivan Theimer alla presenza del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, dell’Arcivescovo della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro monsignor Riccardo Fontanta, del capo della Gendarmeria Vaticana Domenico Giani, del primo rettore della Fraternita dei Laici Pier Luigi Rossi, del presidente dell’Istituzione Giostra Franco Scortecci e dello stesso autore. Sono stati i quattro paggetti a donare un mazzo di rose bianche avvolto dai fazzoletti dei quartieri, regalo gradito al Santo Padre che non ha negato carezze e parole di ringraziamento ai bambini in costume; in seconda battuta è stato il sindaco Alessandro Ghinelli a porgere una raffigurazione in argento della Madonna del Conforto, realizzata da Enzo Scartoni. L’inno Terra d’Arezzo, scandito dai Musici della Giostra, le bandiere al vento degli Sbandieratori hanno salutato Sua Santità, protagonista di numerose battute insieme ai figuranti del Saracino.
Dopo questa emozionante cerimonia, la compagine aretina si è spostata verso i giardini dei Musei Vaticani dove Musici e Sbandieratori si sono esibiti di fronte a centinaia di persone: le bandiere e gli squilli delle chiarine hanno catturato l’attenzione dei presenti che, entusiasti, hanno risposto con calorosi applausi e sorrisi fin sopra la terrazza del Belvedere. Poco dopo le autorità presenti si sono recate nell’apposito spazio espositivo realizzato dal Comune di Arezzo proprio all’interno dei Musei Vaticani: è qui che è stata collocata la lancia d’oro di Ivan Theimer, trofeo che verrà custodito fino al 20 agosto.
I commenti dei protagonisti
Dott. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani: “La Giostra si corre in Piazza Grande, bella e pura come una conchiglia, leggermente in discesa, fatta di marmo, pietra serena e pietra forte, di arenaria bionda che ha il colore del sole. In cima alla piazza c’è la Fraternita dei Laici opera del Rossellino e poi sul lato ci sono le logge di Giorgio Vasari che si faceva chiamare con orgoglio Giorgio Aretino: proprio ad Arezzo volle riprodurre le sorelle degli Uffizzi di Firenze. É in questa piazza che si svolge una festa di popolo che ha come protagonista il moro Saracino, un pupazzo su cui si scagliano i cavalieri dei quartieri. Mai però la giostra ha creato dissidi tra diverse culture e questa edizione straordinaria rimarcherà il messaggio di pace e Misericordia”.
Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo: “É stata l’intera città a dedicare questa lancia al Giubileo della Misericordia. La Giostra rappresenta la nostra più grande festa di popolo che vede come protagonisti i quattro quartieri: é in una di queste sedi che il trofeo realizzato da Ivan Theimer verrà custodito la sera del 27 agosto dopo la giostra. Inoltre invito tutti, in primis il dott. Paolucci, a presenziare il 24 giugno all’inaugurazione della mostra a lui dedicata nella rinnovata fortezza medicea”. (testo a cura dell’ufficio stampa Istituzione Giostra)