Anche il Quartiere di Porta Sant’Andrea è stato uno dei protagonisti dell’indimenticabile Udienza generale di mercoledì 15 aprile in Piazza San Pietro. Una delegazione di figuranti bianco verdi ha avuto il privilegio di poter vedere Papa Francesco da una posizione unica e privilegiata, merito dell’imprenditore aretino Marco Pasquini che ha organizzato (in collaborazione con l’Istituzione Giostra del Saracino) questa magnifica trasferta.
Riportiamo un articolo de La Nazione di Arezzo del 16 aprile 2015 per ricordare i momenti salienti al cospetto di Sua Santità.
«di Saverio Crestini – Ringrazio la delegazione di Arezzo che con tanta cortesia mi ha donato la sua bandiera e il libro della sua storia». E’ bastata una semplice frase a lasciare un segno indelebile nel cuore degli oltre cento aretini presenti ieri mattina in Vaticano, in occasione dell’Udienza Generale di Papa Francesco. Parole che hanno risuonato nell’immenso emiciclo di Piazza San Pietro forti come il colpo di mortaio che preannuncia l’inizio della Giostra, tanto erano cariche di energia: perché il nostro Saracino ha fatto colpo per l’ennesima volta. Merito, in questa occasione, dell’imprenditore Marco Pasquini che ha speso energie a profusione per la riuscita di un vero e proprio spettacolo scandito dalla formidabile esibizione degli Sbandieratori, autentici protagonisti della piazza, insieme ai quattro quartieri della Giostra. Un’occasione unica per la nostra festa che ha visto Sua Santità concedersi ai saluti e ai numerosi scatti fotografici con i figuranti letteralmente catturati dal suo carisma e dalla sua disponibilità.
Tutto è partito alle 9 di mattina con una lunga sfilata da piazza Paolo VI, dove la compagine si è potuta preparare nei locali adiacenti la famosa “Sala Nervi”, per poi arrivare ai piedi della Basilica di Piazza San Pietro, salutata da scrosci di applausi che hanno reso onore alle bandiere dei nostri Alfieri aretini, i quali han potuto maneggiar le insegne fin sopra il sagrato. Al suo arrivo Papa Francesco è stato accolto dal presidente Ugo Coppini che ha donato la bandiera del gruppo sbandieratori e alla fine dell’udienza è stata la volta dei quartieri, capeggiati da Angiolo Agnolucci e dai quattro rettori, che hanno consegnato l’opera realizzata da Francesco Conti insieme al libro “Arezzo 1931 – La Rinascita del Saracino” e una terracotta raffigurante la Madonna del Conforto donata da Don Alvaro Bardelli.
«E’ stata una grandissima emozione avere la città di Arezzo davanti al Santo Padre – ha commentato Marco Pasquini – avevo il cuore in gola; avere il Papa a un millimetro da noi e con quella cordialità era inimmaginabile, come se fosse uno di noi. Devo ringraziare il nostro concittadino Domenico Giani, se ho potuto mettere su questa cosa è quasi esclusivamente per merito suo. Volevo fare un regalo al mio quartiere e alla mia città, è stato un grande successo». Emozionato anche il presidente dell’Istituzione Giostra: «È stata un’emozione molto forte – ha ribadito Agnolucci – dobbiamo ringraziare Pasquini che in maniera egregia, anche se un po’ frettolosa, ha dato questa opportunità alla città e alla Giostra».
PHOTOGALLERY